In questa lunga catena di pessime notizie e notizie di scomparse che non avremmo mai voluto leggere, poter celebrare il 90esimo compleanno di Monica Vitti è una piacevole occasione per omaggiare una delle più straordinarie attrici italiane della nostra storia cinematografica. E quale modo migliore per farlo che attraverso le parole del suo amato Roberto, al suo fianco da 20 anni?
Il compleanno di Monica Vitti e le parole del marito sulle sue condizioni attuali di salute
Indimenticabile icona del piccolo e grande schermo nostrano, l’abbiamo ammirata per l’ultima volta in Scandalo segreto (1990), ma l’abbiamo amata in dei ruoli che la sua immensa classe ed originalità intepretativa ha reso unici, come quello de ‘La ragazza con la pistola’ di Monicelli e la mitica Teresa la ladra (1973).
Le sue ultime apparizioni pubbliche, invece, sono datate ed estremamente diradate: da anni, infatti, la celebre diva si tiene al riparo dalle luci della ribalta e si gode l’intimità della sua vita familiare. Affetta da Alzheimer, in occasione del compleanno di Monica Vitti il marito Roberto Russo ha deciso di aprire lievemente il suo cuore condividendo qualche dettaglio e riflessione sulla moglie:
“Le preparerò una torta con una candelina simbolica e insieme passeremo una delle tante giornate che abbiamo condiviso – racconta alla stampa – Ci conosciamo da 47 anni, nel 2000 ci siamo sposati in Campidoglio e prima della malattia, le ultime uscite sono state alla prima di Notre Dame de Paris e per il compleanno di Sordi“. Ma come sta realmente la splendida attrice? “Ora da quasi 20 anni le sto accanto e voglio smentire che Monica si trovi in una clinica svizzera, come si diceva: lei è sempre stata qui a casa a Roma con una badante e con me ed è la mia presenza che fa la differenza per il dialogo che riesco a stabilire con i suoi occhi, non è vero che Monica viva isolata, fuori dalla realtà“.
Quel progetto mai scritto e la firma per l’eternità
Un ricordo particolarmente sentito che Russo ha voluto condividere con i fan della Vitti riguardano alcuni sogni nel cassetto ed estri creativi mai portati a termine, purtroppo: “Scrisse anche un soggetto comico con Andrea Camilleri che Michelangelo Antonioni non ebbe il coraggio di dirigere. Ma un film come L’avventura sta ancora nei locali d’essai di Parigi e New York, vuol dire l’eternità“.
[…] sue condizioni e della sua vita sapevamo quello che il suo compagno Roberto Russo aveva voluto rivelare tempo fa con grande delicatezza e […]