Caro bollette, la denuncia di Al Bano in tv: “Ho avuto un aumento del 200%”

Il cantante si presenta a "Cartabianca" con le bollette della corrente della sua tenuta e denuncia: "Aumenti inaccettabili"

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I rincari dell’energia sono stellari e si fanno sentire anche su persone ricche come Al Bano. Il cantante si è presentato negli studi di Cartabianca con le bollette della sua tenuta immersa nel verde della campagna di Cellino San Marco, nel cuore del Salento. Una del periodo gennaio-agosto 2021 e un’altra relativa ai mesi di gennaio-agosto 2022: l’aumento delle tariffe è esponenziale.

Al Bano, tenuta di Cellino San Marco in crisi

Le tenute di Cellino San Marco – una struttura che include un albergo diffuso, un ristorante e una spa e dove Carrisi sta anche ospitando quattro profughi ucraini – hanno pagato 127.492 euro di corrente elettrica da gennaio ad agosto 2021. Nello stesso periodo del 2022, invece, la bolletta è arrivata a 385.605 euro: un rincaro del 202%.

“È uno sbalzo incredibile, inaccettabile – ha detto Al Bano –. Questa è un’emergenza, la Caritas dice che la povertà sta aumentando in maniera esponenziale. L’Italia è in ginocchio e di questo si deve prendere cura il nuovo governo, ma pure l’opposizione. Insieme devono pensare al bene degli italiani”.

Carrisi non ha fatto cenno alla possibilità di chiusura per la sua azienda, come sta invece accadendo a migliaia di persone, soprattutto piccole e medie imprese. L’appello del cantante è alla politica. “Si pensa più a fare lotta che a fare l’interesse del popolo italiano – ha dichiarato –. Mi auguro che il nuovo governo lavori come deve lavorare, che non si facciano la guerra tra loro. Altrimenti a farne le spese sarebbe il popolo”.

Al Bano mostra le bollette della sua tenuta a Cartabianca
Cartabianca, Al Bano mostra le bollette in tv (foto: RaiPlay)

Al Bano: Putin “oggi è un’altra persona”

Parlando di rincari, è inevitabile pensare a quanto sta succedendo in Ucraina. L’esplosione dei prezzi, cominciata nel 2021, è schizzata con l’operazione russa e le sanzioni imposte dall’Unione europea. Al Bano è un grande amico di Vladimir Putin e questa guerra proprio non se l’aspettava.

“Se mi avessero detto che avrebbe mandato i carri armati, avrei risposto assolutamente no – ha spiegato il cantante –. Era l’uomo più occidentale della Russia. Ho cantato cinque volte per lui, quello di oggi è un altro Putin. Ha fatto cose gravi che non giustifico, dobbiamo subirle anche noi. Siamo all’ottavo mese di conflitto, mi auguro che al nono possa nascere la parola pace: ne abbiamo bisogno tutti”. La puntata di Cartabianca del 18 ottobre con l’intervento di Al Bano è disponibile su RaiPlay.