Sono sette i nuovi film al cinema dal 13 ottobre e, come spesso accade, non sono quelli con più sale a disposizione a destare maggiore interesse. Il numero più ampio di schermi è appannaggio dell’horror Halloween Ends e dell’atteso (almeno dai lettori) Il colibrì, adattamento del romanzo vincitore del Premio Strega 2020. Ma i titoli da non perdere sono quelli che sarà più difficile trovare, specie per chi vive in provincia, come Le buone stelle e Ninjababy.
Tutti i nuovi film al cinema dal 13 ottobre
La programmazione della settimana è arricchita dalle uscite speciali di Citto (documentario di Daniele Ceccarini per riscoprire il cinema di Francesco Maselli) e Stavamo bene insieme (docufilm di Mattia Molinari sul Milan di Carlo Ancelotti), nelle sale per un periodo limitato di giorni. Dopo l’ennesima settimana autunnale piuttosto uggiosa che non ha favorito gli incassi al box-office (ormai i disabituati spettatori italiani si tengono lontani dai cinema), ecco l’offerta per il weekend del 15 e 16 ottobre.
Halloween Ends
La notte delle streghe si avvicina e puntuale arriva il terzo e ultimo capitolo della saga reboot di David Gordon Green “benedetta” dal patron John Carpenter. È la resa dei conti finale tra Laurie Strode (la sempre incredibile Jamie Lee Curtis) e il maniaco persecutore Michael Myers. Sono coinvolti a vario titolo pure la di lei nipote Allyson (Andi Matichak) e il teenager Corey (Rohan Campbell), un ragazzo accusato di un terribile infanticidio. Per i fan dell’horror e gli appassionati del franchise, è un appuntamento imperdibile. Gordon Green, tra l’altro, è già al lavoro sul prossimo sequel da far tremare i polsi: quello de L’esorcista.
Il colibrì
Film d’apertura della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma, l’adattamento del romanzo di Sandro Veronesi firmato da Francesca Archibugi schiera mezzo cinema italiano (da Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak a Nanni Moretti e Laura Morante) e la spagnola Bérénice Bejo. Il colibrì del titolo è Marco Carrera (Favino), un oculista cresciuto nella buona borghesia fiorentina, sposato e con figlia, che attraversa nel tempo gioie e dolori, dalla morte precoce della sorella alla separazione dalla moglie. Chi ha amato il libro non può che andare a vederlo: tutti gli altri (specie chi è allergico a certi ritratti upper class egoriferiti) si astengano.
Amanda
È stata una delle sorprese di Venezia 79 l’opera prima di Carolina Cavalli, giovane regista e sceneggiatrice che racconta (ancora) la ricca borghesia del Nord. Stavolta però con un taglio differente: la Amanda del titolo, interpretata dalla rivelazione Benedetta Porcaroli, è una ragazza tanto brillante e spigliata quanto spigolosa e problematica, incapace di stringere un vero legame d’amicizia con le sue pari età. Tutto cambia quando riallaccia i rapporti con l’amica d’infanzia Viola (Galatea Bellugi), figlia di un’amica stralunata della madre (Giovanna Mezzogiorno), e conosce uno strambo spacciatore (Michele Bravi). Al netto di una certa esilità della trama, una commedia drammatica intelligente (e divertente) che si spera troverà un suo pubblico.
Le buone stelle
Da Cannes 75 arriva l’ultimo lavoro del maestro giapponese Hirokazu Kore-eda, il primo girato in Corea del Sud con attori coreani tra cui lo straordinario Kang-ho Song, premiato a Cannes come miglior interprete. La riflessione è come sempre pungente, umanista e commovente sulla famiglia (di sangue e di fatto) e sul senso della giustizia. Lo spunto, in questo caso, è il fenomeno delle baby boxes: le scatole pubbliche dove i genitori coreani che non possono o non vogliono tenere i loro neonati, li abbandonano per essere adottati e cresciuti da qualcun altro. È attorno a uno di questi luoghi che si incrociano i “ladri di bambini” Sang-hyeon e Dong-soo, la madre “degenere” So-young, il piccolo Hae-jin e due donne detective sulle loro tracce. Non è ai livelli di Father and Son, Ritratto di famiglia con tempesta e Un affare di famiglia, ma è assolutamente da vedere.
La ragazza della palude
Dal bestseller di Delia Owens (12 milioni di copie vendute, pubblicato in Italia da Solferino), un cocktail di thriller e racconto di formazione. La ragazza del titolo è Kya (la convincente Daisy Edgar-Jones), cresciuta sola, libera e selvaggia tra le marshes di Barkley Cove nel North Carolina. Diventata grande, Kya scopre l’amore con Chase Andrews, playboy e popolare quarterback della squadra locale. Ma quando riaffiora dalle acque il corpo senza vita di Chase, la ragazza sconta tutta la diffidenza della comunità diventando la principale sospettata del delitto e accusata di omicidio. Un melodramma mystery Southern Gothic ben impacchettato (pure troppo) ma molle e senza troppa sostanza.
Ninjababy
A più di un anno dall’anteprima alla Berlinale 2021 nella sezione Generation, arriva sui nostri schermi la commedia di Yngvild Sve Flikke, seguito ideale del precedente Women in Oversized Men’s Shirts. La regista norvegese demolisce tutti i luoghi comuni su gravidanza e maternità raccontando la storia di Rakel (Kristine Kujath Thorp), una giovane donna che non ha mai pensato di diventare madre eppure si ritrova incinta di sei mesi, senza possibilità di abortire. Non solo: non sa di preciso chi sia il padre e finisce per parlare attraverso i suoi disegni con la versione animata del nascituro. Un film ironico, divertente e sanamente volgare, schietto, sagace e diretto: consigliatissimo.
Il ragazzo e la tigre
Brando Quilici, il figlio del grande Folco, replica la formula del suo esordio Il mio amico Nanuk, spostandosi dai ghiacci dell’Artico canadese a quelli di Katmandu e del Tibet. Protagonista è il piccolo Sunny Pawar nei panni di Balmani, un bambino di 9 anni scappato dall’orfanotrofio in cui vive e finito insieme a un cucciolo di tigre del Bengala, salvata da un branco di crudeli bracconieri. Il loro viaggio verso il monastero del Tiger’s Nest segnerà per entrambi il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Un perfetto film d’avventura per famiglie: una storia d’amicizia e fratellanza, di crescita e di rispetto per la natura.