Occhi lucidi, mascherina, espressione addolorata: il post di Roberto Angelini, come annuncia lo stesso, ha ben poco a che fare con la sua musica – quella che da ormai anni siamo abituati ad ascoltare a Propaganda Live – ma con una vicenda davvero molto personale e lavorativa.
Se vi siete persi le parole dello scandalo, ecco lo sfogo del musicista:
Cosa cera scritto nel post di Roberto Angelini e perché è scoppiata subito la polemica
“Questa è la faccia di un ristoratore (si, ho un ristorante) che ha appena scoperto di essere stato denunciato da un’ “amica” alla guardia di finanza – scrive l artista, marito di Claudia Pandolfi – Dopo un anno di sacrifici per non chiudere cercando di limitare al massimo il ricorso alla cassa integrazione per i miei dieci dipendenti (visti i tempi biblici). Ho comprato un furgoncino per le consegne e fatto lavorare amici che avevano bisogno. Mi sono indebitato per pagare i fornitori. Ho resistito con i ristori evidentemente inadeguati. Non avendo uno spazio all’aperto sto facendo i salti mortali per allestirne uno al volo. E poi… 15 mila euro di multa per lavoro in nero. A me… Che ho avuto sempre tutti in regola e non essendo del mestiere, non avrei neanche saputo come fare.“
Nel post di Roberto Angelini, insomma, il cantante di Gatto Matto si lamenta del fatto che ha ricevuto una salata sanzione per non aver contrattualizzato una dipendente: “Capisco tutto, capisco le giuste lotte per riconoscere i diritti dei rider che lavorano per grandi multinazionali del delivery, ma un piccolo impreditore cosa avrebbe potuto fare? Mi sembrava pure di fare del bene. Pensa te. Pagheró, non è questo il punto. E se non avessi potuto pagare? Per colpa di una pazza incattivita dalla vita sarei stato costretto a chiudere e mandare a spasso 10 persone.“
Chiude lo sfogo con un commento sulla sua espressione in foto: “Gli occhi lucidi non sono per la multa ma per il tradimento ricevuto da una presunta amica che ha mangiato e dormito a casa mia. Che mi confidò che aveva bisogno di soldi e io pensai bene di aiutarla. Che str0nzo che sono. Non imparerò mai.“
Comprensibilmente, in seguito alla candida ammissione del cantante, qualcuno ha fatto notare gli aspetti amari e umani della vicenda: “Roberto Angelini – scrive infatti subito Selvaggia Lucarelli – il cantante nel cast fisso di Propaganda Live postava un video in cui raccontava che ha un ristorante di sushi e una sua amica (che chiama “PAZZA INCATTIVITA”) che faceva lavorare in nero per farle un favore, l’ha denunciato. La Finanza gli ha fatto una multa di 15 000 euro. Lacrime, dramma, solidarietà al cantante-imprenditore di Emma, Jovanotti, Elodie e altri vip. E insulti alla lavoratrice. Insomma, la sinistra che ci piace: solidarietà all’imprenditore, mica al lavoratore.”
A questo punto la ‘gaffe’ prova ad essere corretta, sempre via social, sempre ‘mettendoci la faccia’: “Ho scritto un post di pancia.– risponde dopo un giorno il musicista di Propaganda Live sul suo profilo – E forse avrei potuto evitarlo.
Mi dispiace però leggere insulti verso la ragazza e mi rendo conto di essere in una posizione privilegiata. Non avevo previsto tutto questo. Per favore non insultatela più, mi fa sentire in colpa, quando in realtà vorrei tenermi l’inc**zatura ancora per un po’. C’è qualcuno di voi che si voleva attivare per un crowdfunding, altri che mi scrivono che verranno in massa al ristorante per sostenermi… Io vi ringrazio di cuore ma no, non fate nulla. Se vi andrà, quando riaprirà, sarete i benvenuti.
A chi mi parla di “mai lavoro in nero” dico che sono d’accordo e ho sbagliato. E infatti pago. Ma sicuramente non è questo il luogo per approfondire. Insomma, tutto si risolverà nei modi e nelle sedi adatte.”
Insomma, scuse arrivate. Sono sufficienti secondo voi?