Massimo Popolizio finisce dalle pagine degli spettacoli a quelle di cronaca. Il prossimo 17 giugno l’attore genovese è chiamato ad apparire in tribunale davanti a un giudice di pace (ha schivato per poco un giudice ordinario) con l’accusa di lesioni personali. Un anno fa, nel gennaio del 2021, Popolizio ha picchiato un uomo che si è tolto la mascherina per soffiarsi il naso.
Massimo Popolizio, lite per mascherina: l’accusa è lesioni
I fatti si sono svolti in un mercatino dell’usato di via Sebastiano Grandis, quartiere Esquilino di Roma. L’attore, 60 anni, sta curiosando come tanti clienti tra gli oggetti del negozio quando la sua attenzione è attirata da un’altra persona: un uomo raffreddato che si è sfilato per un attimo la mascherina Ffp2 per soffiarsi il naso.
Quel gesto manda su tutte le furie Popolizio. Nasce un’accesa discussione: l’attore accusa il raffreddato, 53 anni, di essere uno sconsiderato, quest’ultimo replica gentilmente che è stato per pochi secondi e che deve farsi gli affari suoi. Il battibecco degenera e si trasforma presto in aggressione: l’attore perde le staffe e sferra un pugno in piena faccia al malcapitato.
La vittima, colpita all’occhio, barcolla privo di conoscenza. In quel momento è girato di spalle e non si accorge del destro violento dell’attore. Quando si riprende e capisce ciò che è appena successo, va al pronto soccorso per farsi medicare e refertare. La prognosi è di quindici giorni. A quel punto decide di denunciare Popolizio.
Massimo Popolizio, il figlio del secolo a processo
L’accusa a Popolizio, apparso di recente nei film La notte più lunga dell’anno e Ai confini del male, è di lesioni personali, come si legge nel decreto di citazione diretta a giudizio. L’aggressione è avvenuta – specificano le carte – “alle spalle, all’esterno dei locali del mercatino con un pugno al volto cagionandogli una contusione bulbare”. La prima udienza del processo che vede imputato l’attore è fissata per il 17 giugno.
Attualmente Popolizio è impegnato fino al 3 aprile al Teatro Argentina di Roma con lo spettacolo M Il figlio del secolo, tratto dal romanzo di Antonio Scurati. L’adattamento che porta in scena l’ascesa di Mussolini tra il 1919 e il 1925 è diretto dallo stesso Popolizio, che interpreta il fondatore del fascismo affiancato da Tommaso Ragno nei panni del suo doppio, l’altro Duce.