L’estate 2023 di Reazione a catena sarà ricordata come quella dei Dai e Dai, i super campioni che sbaragliano il quiz di Rai 1. Puntata dopo puntata, il trio è arrivato a vincere quasi 100.000 euro (nonostante le polemiche) e a stabilire un record particolare nella storia del gioco: 21 parole indovinate all’Intesa vincente. Sono in assoluto i più forti di sempre nella trasmissione con 14 vittorie in 22 puntate. Ma chi sono davvero questi tre ragazzi toscani che stanno facendo innamorare il pubblico del game show?
Dai e Dai: Reazione a catena ha i suoi leader
I Dai e Dai sono amici da sempre: si conoscono da quando avevano 8 anni. Tutti e tre di Livorno, fanno lavori diversi tra loro. Simone Costagliola, classe 1993, vive a Milano dove lavora per una multinazionale informatica come sviluppatore. È appassionato di cucina orientale, illustrazioni e videogiochi ed è fidanzato con Valeria.
Simone Mariottini, per tutti Mario, è il più piccolo: nato nel 1994, vive e lavora a Dublino, in Irlanda, per una multinazionale dell’e-commerce. Fidanzato con Adele, ha la passione per la canoa e i giochi di ruolo, i romanzi thriller e fantasy e i saggi storici e di divulgazione scientifica. Nato nel 1992, Marco Voir è il più grande e l’unico che vive ancora a Livorno con la fidanzata Kayleigh. Lavora in un’agenzia di scommesse ed è appassionato di calcio e Formula 1, pesca, videogiochi e ricerca dei funghi.
“Io e Simone Costagliola ci incontravamo all’oratorio parrocchiale del quartiere Coteto, presso la chiesa di San Giovanni Bosco. L’altro Simone, Mariottini detto per questo Mario, si è unito al gruppo qualche anno più tardi”, spiega Marco in un’intervista a Sorrisi. Il nome della squadra arriva da un loro motto, ovvero “dai e dai qualcosa succederà”, ma non era la loro prima scelta. In origine si chiamavano Gli scogli piatti, da un posto magico di Livorno nella zona della Torre di Calafuria dove andavano sempre da ragazzi.
I Dai e Dai quanto hanno vinto?
L’idea di partecipare a Reazione a catena è nata da tantissimo tempo, sin da quando guardavano in televisione le prime edizioni condotte da Pupo e Pino Insegno. “Nel 2020 abbiamo fatto un gruppo su WhatsApp, il nome era Pazza idea perché per noi andare in tv era una cosa totalmente fuori dalla nostra portata”, raccontano a Sorrisi.
Un anno dopo aver fatto domanda, la Rai li convoca: superano il provino e arrivano a Napoli dove si registra il programma. La loro prima partecipazione risale all’estate del 2021: eliminati al primo turno. Rientrati a casa, si ripromettono di tornare a Reazione a catena e si allenano duramente, inventandosi persino una app che segnala le intese perdenti, ossia le parole sbagliate durante i loro training. Ma ora che sono famosi, come spenderanno i soldi vinti? In viaggi e soprattutto auto nuove.