Una petizione chiede di rimuovere la statua di Marilyn Monroe perché “palesemente sessista”

Succede a Palm Springs, dove la statua della diva è contestata da chi la considera misogina

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Marilyn Monroe e la sua statua
Marilyn Monroe e la sua statua

Da giorni spopola una singolare campagna sul popolare sito Change.org: una petizione che chiede all’amministrazione di Palm Springs di non esporre una gigantesca statua di Marylin Monroe. L’opera si chiama Forever Marilyn e ritrae la diva nella scena più iconica di Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder: quella della grata della metropolitana che sbuffa e fa svolazzare la vaporosa gonna bianca della “ragazza del piano di sopra”. Questa scultura, secondo i firmatari, sarebbe “misogina e iper-sessualizzata”.

Il #MeToo contro la statua di Marilyn Monroe

Elizabeth Armstrong, portavoce della petizione di Change.org, spiega a NPR che la statua di Marylin Monroe “è palesemente sessista” e “costringe quasi le persone ad alzare la gonna”. La pratica denunciata è quella dell’upskirting, cioè la cattiva abitudine di sbirciare sotto gli abiti delle donne per vederne le parti intime.

La scultura incriminata è alta 8 metri, l’ha realizzata nel 2011 l’artista Seward Johnson con acciaio inossidabile e alluminio. Dal 2012 è in tour per gli Stati Uniti: è stata portata in mostra a Chicago, al Palm Canyon Drive e al Tahquitz Canyon Way di Palm Springs, al Grounds for Sculpture di Hamilton nel New Jersey e al Latham Park di Stamford in Connecticut.

Il sindaco di Palm Springs, Robert Moon, ha annunciato nel settembre del 2019 il ritorno “a casa” di Forever Marilyn, nella Coachella Valley. L’amministrazione vuole infatti installarla in modo permanente all’esterno dell’Art Museum, il museo d’arte e scienze naturali della cittadina californiana. Il retro dell’opera, con la gonna plissettata dell’abito cocktail bianco della Moroe sollevata e svolazzante, sarà posizionato di fronte ai visitatori nel momento in cui lasciano l’edificio.

La statua di Marilyn Monroe che riproduce la famosa scena di Quando la moglie è in vacanza

La statua di Marilyn Monroe divide i cittadini di Palm Springs

Poco importa che Quando la moglie è in vacanza sia un film del 1955 e che questa scultura ritragga una delle scene più iconiche, citate e sensuali della storia del cinema. La petizione, che chiede al sindaco di “trovare modi più appropriati per onorare la memoria e la vera eredità di Marilyn Monroe”, ha superato le 40mila firme e si appresta a raggiungere l’obiettivo delle 50mila. I promotori ricordano che Norma Jean Baker subì uno stupro a soli 11 anni, fu costretta ad abortire tre volte ed è stata uccisa da una cultura maschilista.

Louis Grachos, il direttore del Palm Springs Art Museum, concorda con i firmatari. Marylin Forever è “altamente offensiva” soprattutto per i giovani che “quando lasciano il nostro museo, la prima cosa che vedono sono gli indumenti intimi e la biancheria di questa enorme scultura”.

C’è ovviamente chi non è d’accordo. Gli amministratori locali non ne fanno una questione di sessismo, ma di difficoltà a trovare una location alternativa in regola con le complesse normative locali e il piano urbanistico. I commercianti come Aftab Dada di PS Resorts, invece, ritengono che un’attrazione del genere possa rappresentare un volano per la ripresa economica e turistica post-pandemica della città. Un dibattito simile, ma con altre motivazioni, ha già riguardato la statua di John Wayne all’aeroporto di Orange Country.

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