Dopo il crollo del Primo maggio con gli incassi che hanno segnato uno scoraggiante -48% rispetto al fine settimana di Pasqua, sono undici i nuovi film al cinema dal 5 maggio. Gli esercenti puntano tutto sul nuovo cinecomic Marvel che riporta sugli scudi Doctor Strange, il potentissimo mago interpretato da Benedict Cumberbatch. A pochi mesi dal trionfo globale di Spider-Man: No Way Home, sarà una boccata d’ossigeno per le sale.
Tutti i film al cinema dal 5 maggio
Per il resto, il maggior numero di schermi è occupato dalla commedia italiana Settembre e dal biopic Gli Stati Uniti contro Billie Holiday. Da segnalare dal 2 al 4 maggio quattro uscite speciali: i documentari Una squadra (sulla finale di Coppa Davis vinta dall’Italia in Cile nel 1976), Amma’s Way. Un abbraccio al mondo (sulla leader spirituale indiana Mata Amritanandamay) e La nuova scuola genovese (sul panorama rap ligure contemporaneo), e l’horror The Bunker Game.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Sam Raimi, il maestro dell’horror della saga di La casa, Darkman e Drag Me to Hell, torna al film di supereroi dopo aver diretto la trilogia di Spider-Man agli inizi dei Duemila. Il risultato è un’avventura oscura e gotica che non si prende mai troppo sul serio, nella quale il mago di Cumberbatch è affiancato dalla cattivissima Elizabeth Olsen, la giovane Xochitl Gomez, Benedict Wong, Rachel McAdams, Chiwetel Ejiofor e tanti cameo a sorpresa. C’è persino Bruce Campbell in un ruolo piccolo e spassoso. Da vedere.
Gli Stati Uniti contro Billie Holiday
Lee Daniels è il regista-simbolo del cinema obamiano, già autore di Precious e The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca. Stavolta dedica un accorato biopic ad un episodio drammatico nella vita della leggendaria icona jazz: il processo punitivo per acquisto e detenzione di stupefacenti intentato alla cantante per aver osato cantare la coraggiosa Strange Fruit, l’inno anti-razzista che nessuno doveva ascoltare. Retorico, lacrimevole e didascalico, ma salvato dalla strepitosa interpretazione di una mimetica e appassionata Andra Day.
Noi due
Aharon, un ex disegnatore israeliano divorziato dalla moglie, ha mollato la carriera per prendersi cura di Uri, il figlio affetto da disturbo dello spettro autistico. Quando Uri, ormai adulto, deve trasferirsi in una struttura specializzata, Aharon decide di “rapire” il figlio e fuggire con lui da Tel Aviv. Premiatissimo in patria, la commedia drammatica di Nir Bergman è un road movie intenso e poetico sull’amore, la crescita e le insicurezze personali: consigliato.
Il naso o la cospirazione degli anticonformisti
Nel clima russo-fobico che si respira oggi in Italia e nel resto d’Europa, è necessaria la visione di questo mix sperimentale di animazione (di diversi tipi), live action, opera e filmati d’archivio con cui il maestro Andrei Khrzhanovsky ripercorre la storia e la cultura della Russia del Novecento. Lo spunto è il dialogo tra il regista e altri artisti sul capolavoro Il naso di Gogol e la traduzione musicale di Šostakovič. Da qui si dipana un colto e affascinante viaggio in tre atti che, dallo zarismo al putinismo passando per lo stalinismo, diventa un monito contro ogni totalitarismo. Imperdibile.
L’audizione
A tre anni dall’uscita in Germania, arriva nelle nostre sale questo dramma familiare diretto da Ina Weisse. La sempre ottima Nina Hoss è Anna, un’insegnante di violino che pur di far sfondare un suo allievo di talento, finisce per trascurare il marito liutaio Bronsky e il loro figlio di dieci anni Jonas. L’ossessione per il successo e la competizione con noi stessi e gli altri sono al centro del secondo film della regista tedesca, tosto e raffinato ma anche troppo farraginoso e sconclusionato per essere pienamente convincente.
Settembre
Un passato da attrice, a 40 anni Giulia Steigerwalt fa il suo esordio da regista con una tenera e divertente (ma anche prevedibile) commedia drammatica. La storia è quella di un gruppo di personaggi – mogli, mariti e figli – che ruotano attorno alle crisi delle migliori amiche Francesca (Barbara Ronchi) e Debora (Thony). Nel cast ci sono anche Fabrizio Bentivoglio, Andrea Sartoretti, Luca Nozzoli, Margherita Rebeggiani e Tesa Litvan. Un film che funziona, al quale manca soltanto un po’ di coraggio.
Tapirulàn
Claudia Gerini debutta alla regia con questo dramma post-pandemico in cui interpreta Emma, una conseulor (i professionisti che aiutano le persone in fasi di passaggio, difficoltà o cambiamento) che comunica con i suoi clienti tramite uno schermo collegato al suo tapis roulant. Correndo ogni giorno per aiutare gli assistiti alle prese con ansie, paure e attacchi di panico, Emma tenta di dimenticare i fantasmi del passato che puntualmente tornano a tormentare la sua vita. A parte i dialoghi da turarsi le orecchie, un esordio coraggioso.
Quando tu sei vicino a me
Laura Viezzoli si ispira alla famosa canzone di Gino Paoli per questo toccante documentario sugli ospiti della Lega del Filo d’Oro, il centro di Osimo sulle colline marchigiane per l’assistenza e la riabilitazione di sordociechi. Un’immersione multisensoriale nella quotidianità di Milena, Fabio, Ernesta, Paola, Angelo e Angelo, sei persone che nonostante tutto hanno trovato un modo incredibile di comunicare e conoscere l’altro.
Vecchie canaglie
Lino Banfi torna al cinema diretto dalla bolognese Chiara Sani (al suo esordio da regista) in questa commedia senile su una banda di vecchietti che prepara un colpo gobbo per salvare la casa di riposo in cui vivono dalle speculazioni della cinica proprietaria. Nel cast, insieme a Banfi e Greg, tante vecchie glorie del nostro cinema bis: Pippo Santonastaso, Andrea Roncato, Andy Luotto, Gianni Fantoni e Gino Cogliandro dei Trettré.
Criminali si diventa
L’opera prima di Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è un classico esempio di cinema regionale: una commedia d’azione made in Marche, tutta girata tra Ancona, Fano, Fermo e Civitanova. Ivano Marescotti e Ugo Dighero sono tra i volti più noti della banda di improvvisati criminali che vuole mettere a segno il colpo del secolo: il furto della Muta di Raffaello dal Palazzo Ducale di Urbino. La protagonista è la giovanissima esordiente Martina Fusaro.
La grande guerra del Salento
Cinema regionale, atto secondo. Dalle Marche ci si trasferisce in Salento per questo adattamento diretto da Marco Pollini del romanzo di Bruno Contini: la ricostruzione della rivalità tra i paesini di Supersano e Ruffano, sfociata in una partita di pallone finita con una sassaiola che diventerà la tragedia del primo tifoso morto nella storia del calcio. Nel cast Marco Leonardi, Paolo De Vita e Pino Ammendola affiancano le icone pugliesi Uccio De Santis, Fabrizio Saccomanno e Giuseppe Ninno (Mandrake) e attori emergenti quali Valerio Tambone, Martina Difonte, Lucrezia Scamarcio, Rossana Cannone e Riccardo Lanzarone.
[…] Roncato sta vivendo una seconda giovinezza. È al cinema dal 5 maggio nel ricco cast di Vecchie canaglie di Chiara Sani (con lui Lino Banfi, Greg, Pippo Santonastaso, […]