I film al cinema dal 4 luglio: da Horizon a La memoria dell’assassino

Sette le novità che si affacciano nelle sale, con il ciclone "Inside Out 2" a dominare ancora il box-office

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Scene di La memoria dell'assassino, Woken e Horizon: An American Saga - Chapter 1, tre dei film al cinema dal 4 luglio
La memoria dell'assassino, Woken e Horizon: An American Saga - Chapter 1: tre dei film al cinema dal 4 luglio

Sono sette i nuovi film al cinema dal 4 luglio, una settimana ancora dominata dall’incredibile successo di Inside Out 2. L’animazione Pixar continua a macinare incassi record: in Italia ha superato i 33 milioni di euro e nel mondo è arrivata alla bellezza di 1,1 miliardi di dollari. Insomma, il sequel di Inside Out spopola al botteghino con risultati superiori anche alle più rosee aspettative.

I nuovi film al cinema dal 4 luglio

La settimana si è aperta con cinque uscite speciali. Per i 120 anni della Titanus, Nexo Digital riporta in sala il classico La ciociara di Vittorio De Sica dal 4 al 10 luglio. The Space festeggia il ventesimo anniversario di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban riproponendolo nel suo circuito. All’interno della rassegna Un mondo di sogni animati dedicata allo Studio Ghibli, Lucky Red distribuisce per la prima volta al cinema l’anime campione d’incassi Pioggia di ricordi del maestro Isao Takahata.

La Cineteca di Bologna ha restaurato Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio (che sta per girare una serie sul caso Tortora) e con 01 Distribution e Minerva Pictures lo riporta nelle sale in 4K. Per festeggiare il centenario di Columbia Pictures, ogni lunedì a partire dal 1° luglio tornano al cinema tutti i film live-action dell’Uomo Ragno: si comincia con Spider-Man diretto da Sam Raimi nel 2002. Per il resto, ecco la regolare programmazione dei film al cinema dal 4 luglio.

Horizon: An American Saga – Chapter 1

Nel 1859, poco prima dello scoppio della guerra di secessione, Horizon è una cittadina in costruzione nella valle di San Pedro. La vita attorno all’insediamento cambia continuamente nel corso dei 15 anni successivi: a raccontarla sono il commerciante di cavalli Hayes Ellison (Kevin Costner), la colona Frances Kitteredge (Sienna Miller) e il tenente Trent Gephardt (Sam Worthington). A più di trent’anni da Balla coi lupi e con la conclusione di Yellowstone all’orizzonte, Costner torna al western classico con un’operazione epica e imponente: due capitoli (il secondo uscirà il 15 agosto), un terzo in fase di riprese e un quarto in cantiere. Un omaggio al genere per eccellenza del cinema americano e una riflessione sul tempo, gli spazi e le storie: il film della settimana.




La memoria dell’assassino

John “Aristotle” Knox (Michael Keaton) è un sicario che lavora per il boss del crimine Xavier Crane (Al Pacino). Da tempo Knox sta perdendo la memoria: è affetto dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob, una sindrome neurodegenerativa rara che porta ad una forma di demenza progressiva fatale. Nei suoi ultimi giorni, ingaggia una corsa contro il tempo per aiutare il figlio Miles (James Marsden), disperato per aver ucciso l’uomo che ha violentato sua figlia. Al suo secondo film da regista 15 anni dopo The Merry Gentleman, Keaton rilancia il noir vecchia scuola: nonostante qualche inciampo nella sceneggiatura, a conquistare è il suo antieroe alienato e anticonformista, romantico e imperfetto.




Woken

In un’isola remota del Mare del Nord, Anna (Erin Kellyman) si sveglia una mattina e scopre di essere vittima di un’amnesia totale: si accorge di essere incinta, ma non riconosce il marito James (Ivanno Jeremiah) e gli amici Helen (Maxine Peake) e Peter (Corrado Invernizzi) che si stanno prendendo cura di lei durante la gravidanza. I quattro si trovano sull’isola per sfuggire a una terribile pandemia che ha decimato la popolazione, ma Anna fatica a credere a ciò che le viene detto e alla prima occasione tenta la fuga. Scritto e diretto dall’esordiente irlandese Alan Friel, un thriller distopico con qualche calo di troppo ma che mantiene la suspense che promette.




Io e Sissi

Quando si è ormai allontanata dalla corte austriaca e vive circondata da sole donne in una sorta di comune a Corfù, l’imperatrice Elisabetta di Baviera (Susanne Wolff) sceglie la contessa ungherese Irma Sztáray (Sandra Hüller) come sua dama di compagnia. Lontana dal marito e dai figli, Sissi si gode la libertà e si mette in viaggio per tutta l’Europa con Irma, che finisce per innamorarsi perdutamente di lei. Dalla regista tedesca Frauke Finsterwalder, la storia di Sissi raccontata da una prospettiva completamente inedita, condita da un umorismo sagace e dalle interpretazioni vibranti delle due strepitose protagoniste.




Holy Shoes

Filippo (Raffaele Argesanu) ha 14 anni ed è alla disperata ricerca di un paio di Typo3, le sneakers che sognano tutti i ragazzi della sua età. Vuole regalarle alla sua fidanzata Marianna (Ludovica Nasti) e scopre che a venderle sottobanco è Bibbolino (Simone Liberati). Le loro storie si intrecciano presto con quelle di Mei (Tiffany Zhou) e di Luciana (Carla Signoris). Passato al Torino Film Festival 41, l’esordio alla regia di Luigi Di Capua dei The Pills è una curiosa e aspra commedia dark sui meccanismi perversi del consumismo e sulla tirannia del desiderio.




La morte è un problema dei vivi

Risto Kivi (Pekka Strang) è un ludopatico che si è giocato la casa e pure la famiglia. Il suo amico e collega Arto Niska (Jari Virman) ha avuto un infortunio al collo che l’ha lasciato con solo il 15% del cervello. Insieme formano la coppia di autisti di carri funebri più economica del settore. Il loro lavoro è davvero particolare: recuperano i cadaveri di persone morte nelle circostanze più assurde. Vicino al mondo espressivo di Aki Kaurismäki, l’esordiente Teemu Niki firma una brillante dark comedy che si muove in acque torbide e nere come la pece, ma con piglio realistico e sorprendenti musiche free jazz firmate da Marco Bizzarini.




Acid

La Francia è al centro di una devastante catastrofe climatica: nuvole cariche di pioggia acida seminano il caos e mettono in fuga la popolazione. Selma (Patience Munchenbach) ha 15 anni ed è cresciuta a metà tra due genitori separati, Michal (Guillaume Canet) ed Élise (Laetitia Dosch). Questa famiglia divisa è costretta a riunirsi per affrontare l’imminente ecodisastro. Estensione di un suo cortometraggio del 2018, il secondo lungometraggio di Just Philippot è un affascinante family thriller post-apocalittico spielberghiano: niente di particolarmente nuovo, ma un grande spettacolo terribilmente efficace.