Sono sette i nuovi film al cinema dal 14 aprile, la settimana delle festività pasquali. Per il 17 e 18 aprile non sono attese particolari perturbazioni sull’Italia, ma in alcune aree è prevista dell’instabilità. È l’occasione giusta per approfittare dei giorni di ferie e tornare in sala per una delle nuove uscite. Su tutte spicca il ritorno della saga di Animali fantastici: il terzo capitolo dello spin-off di Harry Potter occupa il maggior numero di schermi insieme alla commedia Gli idoli delle donne.
Tutti i nuovi film al cinema dal 14 aprile
I sette nuovi film in sala sono stati anticipati da quattro eventi speciali. Dall’11 al 13 aprile sono stati per tre giorni sugli schermi Atlantis di Valentyn Vasyanovych (post-apocalittico in un’Ucraina un anno dopo la guerra), Navalny (docufilm sul tentato omicidio del blogger russo), Tintoretto – L’artista che uccise la pittura (biopic sul grande pittore del Rinascimento veneziano) e Bella ciao – La storia oltre il mito, documentario sulla canzone simbolo della Resistenza.
Animali fantastici – I segreti di Silente
Ambientato quattro anni dopo I crimini di Grindelwald, il terzo capitolo della saga di Animali fantastici si concentra sulla vita di Albus Silente (Jude Law) e sul suo rapporto con Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen, in sostituzione di Johnny Depp). Duelli mozzafiato, attori azzeccati e soprattutto il ritorno dello sceneggiatore e produttore storico Steve Kloves rilanciano (non senza qualche passaggio a vuoto) un franchise che il secondo film aveva pesantemente minacciato.
Gli idoli delle donne
Filippo (Francesco Arca) è un gigolò aitante, desiderato e bellissimo che perde tutta la sua sensualità quando ha un tremendo incidente e deve sottoporsi ad un delicato intervento. Al risveglio si ritrova in un corpo completamente diverso e decisamente meno aitante: quello di Lillo. Disperato e sempre meno richiesto dalle donne, Filippo deve imparare di nuovo a sedurre e va a lezioni dal guru Max (Greg), prima di finire nelle grinfie dei narcotrafficanti Joaquim (Corrado Guzzanti) e Maria (Ilaria Spada). Si ride forte con la comicità surreale di Lillo e Greg, alla loro seconda prova come registi dopo D.N.A. – Decisamente Non Adatti, aiutati da Eros Puglielli.
Storia di mia moglie
Ildikó Enyedi, la regista ungherese vincitrice del Leone d’oro a Berlino con Corpo e anima, porta al cinema il romanzo più famoso dello scrittore Milán Füst, edito in Italia da Adelphi. Gijs Naber e Léa Seydoux sono il capitano di lungo corso Jacques Störr e la moglie francese Lizzy, anime irrequiete, disilluse e diversissime tra loro che si conoscono, si innamorano e si sposano tra dubbi, misteri, avventure e follie. Ambientato negli anni Venti, un mélo sui sentimenti diviso in sette capitoli: tanto elegante e magnetico quanto lunghissimo e a tratti sfiancante.
Ali & Ava – Storia di un incontro
Clio Barnard, regista britannica di due film strepitosi come The Arbor e The Selfish Giant, racconta una storia d’amore nella periferia di Bradford: quella tra un esuberante musulmano bengalese e una riservata cattolica irlandese, entrambi con relazioni complicate alle spalle. Un mélo commovente, intimo e gioioso, affidato alle magnifiche interpretazioni di Adeel Akhtar e Claire Rushbrook.
Sundown
Dopo i contestatissimi Las hijas de Abril e Nuevo orden, il provocatore Michel Franco torna con un dramma esistenziale dalle tinte thriller. Tim Roth è il protagonista Neil Bennett, ricco imprenditore inglese che decide di passare le vacanze estive ad Acapulco con la sorella Alice (Charlotte Gainsbourg) e i nipoti adolescenti Colin e Alexa (Samuel Bottomley e Albertine Kotting McMillan). Un lutto costringe i Bennett a dover tornare a Londra, ma all’ultimo momento Neil trova una scusa per restare in Messico: in realtà ha deciso di cambiare vita. Scarno, ispido e controverso, un film d’autore ambizioso e irrisolto tra segreti e tensioni inaspettate, per far scoprire che anche il paradiso dei nababbi può diventare un luogo estremamente violento.
Memory Box
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, la coppia libanese di bellissimi film come The Lebanese Rocket Society, Je veux voir e A Perfect Day, affrontano l’ennesimo viaggio in un passato doloroso: quello di tre generazioni di donne libanesi – la nonna Téta (Clémence Sabbagh), la madre Maia (Rim Turki), la figlia Alex (Paloma Vauthier) – segnate dalla guerra e dai suoi effetti devastanti e legate tra loro da una scatola che riemerge con quaderni, fotografie e audiocassette. Tra finzione e documentario, un film familiare, intimo, misterioso e profondamente politico: da vedere.
Una madre, una figlia
Amina (Achouackh Abakar Souleymane) vive in un villaggio del Ciad, è musulmana e madre single di Maria (Rihane Khalil Alio), una ragazza di 15 anni. Quando scopre che la figlia è incinta e ha già deciso di abortire, Amina cerca di trovare una soluzione clandestina: nel suo Paese l’interruzione di gravidanza è condannata sia dalla religione che dalla legge. Mahamat-Saleh Haroun, il regista di Grigris, Un homme qui crie e Daratt – La stagione del perdono, omaggia le donne che resistono, quelle malviste dalla società, che smettono di considerarsi vittime e diventano eroine della vita quotidiana. Da non perdere.