Sono undici i nuovi film al cinema dal 13 luglio, una settimana dominata dall’arrivo del settimo capitolo di Mission: Impossible con Tom Cruise, girato in parte a Roma e Venezia. La settimana in sala è stata anticipata dall’uscita speciale di due classici. Lucky Red continua con la retrospettiva dedicata ai capolavori del maestro Hayao Miyazaki e lancia dal 13 al 19 luglio Kiki consegne a domicilio.
I film al cinema dal 13 luglio
Torna al cinema, dal 10 luglio in oltre 120 sale in tutta Italia, l’horror di culto Profondo rosso. Il capolavoro di Dario Argento è distribuito dalla nuova distribuzione indipendente Cat People in versione integrale restaurata in 4K. Per il resto, ecco gli undici film che debuttano questa settimana sugli schermi: il maggior numero di copie, nemmeno a dirlo, è per l’agente Ethan Hunt.
Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno
Ethan Hunt torna in azione per l’IMF: stavolta la spia deve recuperare la metà di una chiave preziosa dalla sua collega Ilsa Faust, sulla cui testa pende una taglia. L’incarico porterà la coppia tra il deserto arabo, l’Italia, l’Austria e Parigi. Diretto dal solito Christopher McQuarrie, il sequel di Fallout e settimo capitolo della saga è un classico action spy che esalta le doti fisiche e acrobatiche di Tom Cruise. Al suo fianco spiccano Rebecca Ferguson, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Vanessa Kirby ed Esai Morales. Per gli amanti del franchise è imperdibile, per tutti gli altri decisamente meno.
Le mie ragazze di carta
Alla fine degli anni Settanta, la famiglia trevigiana Bottacin si trasferisce dalla provincia in città, dove il papà Primo (Andrea Pennacchi) è stato assunto come postino. La moglie Anna (Maya Sansa) si prende cura della casa e del figlio Tiberio (Alvise Marascalchi), alle prese con i primi turbamenti sentimentali. Luca Lucini, il regista di commedie romantiche come Io e mio fratello, Nemiche per la pelle e La donna della mia vita, trasforma il suo cortometraggio Il sorriso di Diana e una sceneggiatura vincitrice del Premio Solinas in un intimo e garbato racconto di formazione che riflette sul passaggio dalla pubertà all’adolescenza, sull’identità di genere e sul ruolo della donna nella società. Nel cast anche Giuseppe Zeno e Neri Marcorè.
Coma
Un’adolescente (Louise Labèque), chiusa nella sua stanza, guarda ossessivamente i video di una strana youtuber: l’influencer Patricia Coma (Julia Faure). È virtuale il suo unico rapporto con il mondo esterno. Navigando tra realtà e finzione, la ragazza materializza i suoi sogni, ma anche i suoi incubi. Tra social network e riscaldamento globale, il geniale regista francese Bertrand Bonello firma un’opera oscura e divertente, inventiva e angosciosa, terrificante e commovente su cosa significa oggi un gesto artistico. Nella versione originale la voce del bambolotto che riprende i tweet più deliranti di Donald Trump è del compianto Gaspard Ulliel. Le altre voci sono di Laetitia Casta, Vincent Lacoste, Louis Garrel e Anaïs Demoustier. L’imperdibile della settimana.
La stanza delle meraviglie
Ancora dalla Francia arriva l’adattamento dell’omonimo romanzo bestseller di Julien Sandrel, caso editoriale in patria trasformato in sceneggiatura da Juliette Sales e Fabien Suarez. La vita di Thelma (una intensa Alexandra Lamy) prende una piega tragica quando il figlio dodicenne Louis ha un incidente e finisce in coma. Decisa a risvegliarlo a tutti i costi, la donna accetta una scommessa in apparenza folle: portare a termine una ad una le “10 cose da fare prima della fine del mondo”, l’elenco che Louis ha annotato nel suo diario. Un dramma di speranza e di lotta e un inno all’amore materno. Dirige Lisa Azuelos, la regista di Troppo bella!, LOL – Il tempo dell’amore e Dalida.
Come pecore in mezzo ai lupi
Vera (Isabella Ragonese) è una poliziotta dal passato familiare doloroso. Infiltrata sotto copertura in una banda internazionale di rapinatori, scopre che uno dei criminali è suo fratello Bruno (Andrea Arcangeli), appena uscito di prigione e con il quale non ha rapporti da tempo. Coinvolti in una rapina imminente, i due sono costretti dalle circostanze a mantenere il segreto che li lega. L’esordiente Lyda Patitucci – già rodata dalla serie Curon e dalla seconda unità per Veloce come il vento, Smetto quando voglio – Masterclass e Il primo re – realizza un insolito noir che la conferma come una sorta di Kathryn Bigelow italiana: da sostenere.
Suntan
Kostis (Makis Papadimitriou) è il nuovo medico condotto della piccola isola di Antiparos. Triste e solitario uomo di mezz’età, si ritrova in un luogo di villeggiatura pieno di turisti e belle ragazze pronte ad abbronzarsi nelle spiagge per nudisti e a fare festa. L’incontro con una di loro, Anna (Elli Tringou), sconvolge la sua routine e si trasforma presto in una travolgente ossessione. Realizzato nel 2016, esce soltanto adesso qui da noi questo tragicomico dramma sulla (ri)scoperta di sé diretto da Argyris Papadimitropoulos, acclamato nei festival internazionali e vincitore di cinque Iris, gli Oscar del cinema greco.
Una donna chiamata Maixabel
Un’altra uscita in ritardo (il film è del 2021) è quella di questo commovente dramma spagnolo, firmato dalla regista Icíar Bollaín e basato su una storia vera che riapre una ferita ancora sanguinante: il terrorismo dell’Eta e le sue vittime. Blanca Portillo (premiata con il Goya per questo ruolo) è la Maixabel del titolo, la vedova del politico socialista Juan María Jáuregui ucciso dall’organizzazione armata basca. Undici anni dopo la morte del marito, la donna riceve un’insolita richiesta: Ibon (Luis Tosar), uno degli assassini, ha lasciato la lotta armata e chiede di parlare con lei. Nonostante i dubbi e il dolore, Maixabel accetta di vederlo: quell’incontro sarà decisivo per farla diventare la direttrice dell’ufficio basco per le vittime del terrorismo. Premiati con il Goya anche i due non protagonisti, Urko Olazabal e la rivelazione María Cerezuela.
Double Soul
Anna e Luna (Angela e Marianna Fontana, le protagoniste di Indivisibili di Edoardo De Angelis) sono due gemelle omozigote ma dai caratteri molto diversi. Una vive nel mondo dell’alta finanza, l’altra in quello dell’arte. La loro famiglia è stata distrutta quando erano ancora piccole e da allora le loro strade si sono separate. Sono un critico e un finanziere a farle ritrovare. Valerio Esposito, giovane regista italiano da tempo attivo a Hollywood, dirige uno strano thriller-revenge movie al femminile ai limiti dello scult. Nel cast F. Murray Abraham, Danny Glover, Marco Bocci, Paz Vega e il compianto Julian Sands, alla sua ultima interpretazione.
Mi raccomando
Due cognati molto diversi tra loro, uno truffaldino e l’altro laureato in filosofia, sono in perenne conflitto. Costretti a lasciare Napoli per emigrare a Torino, si mettono alla ricerca di un posto di lavoro. Il loro viaggio si rivela difficile e i due capiranno presto che niente è come sembra, a partire da pregiudizi e luoghi comuni. È agrodolce e completamente regionalistica la commedia di Ciro Villano (famoso in Campania in coppia con Ciro Ceruti), anche protagonista con Antonio Medugno.
La sera di tutti i giorni
Quattro storie si intrecciano tra loro. Kurt e Irma sono due vecchi sposati da sempre: quando lei muore, lui decide di seguirla perché non è in grado di vivere da solo. Gli anziani Leopold e Alex diventano amici, nonostante si siano conosciuti perché hanno avuto un frontale in macchina. Un detenuto è espulso dal carcere, ma preferiva rimanere in cella. Johann è un medico affermato ma con un grande difetto: scoppia a piangere alla vista della malattia e della sofferenza. Una bizzarra favola surreale sulla vecchiaia e la solitudine, diretta dallo svizzero Felix Tissi.
Il padrone delle note – Josquin Desprez
Marco Zarrelli dedica questo documentario al compositore franco-belga Josquin Desprez, l’artista che ha segnato musicalmente il Rinascimento. Definito il Michelangelo della musica, Desprez è raccontato sotto il profilo artistico ed umano ripercorrendo i suoi passaggi nelle corti più prestigiose d’Europa. Le location sono l’Italia, il Vaticano, la Francia e il Belgio, le musiche sono eseguite dall’ensemble De labyrintho diretto da Walter Testolin e dal Odhecaton Ensemble di Paolo Da Col.