Vasco Rossi emarginato: “Mi dispiace non poter uscire tranquillamente”

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vasco rossi emarginato

Con una riflessione rivolta al passato, sui social si legge di un Vasco Rossi emarginato e malinconico: il celebre cantante si è sfogato sul suo profilo social su alcuni aspetti della sua ‘vita spericolata’. E i suoi fan lo hanno immediatamente consolato…

Il post su Facebook di Vasco Rossi emarginato

Onesto, sincero e diretto: questo ormai ci si aspetta dalla rockstar italiana, sarà per questo che su Facebook è comparso questo fiume di parole. Citando un vecchio passo della sua biografia “Qui non arrivano gli angeli – Conversazione con Vasco Rossi” pubblicato nel 2005, ecco cosa ha scritto: «All’inizio essere famosi era molto divertente – si legge – perché la vivevo come una conferma che esistevo. I primi successi mi diedero l’illusione di aver risolto tutti i problemi. Poi sono arrivati i prezzi da pagare».

vasco rossi emarginato

Non che voglia lamentarsi, chiaramente, perché «la popolarità è la conferma del valore delle cose che ha fatto». Tuttavia c’è anche un Vasco Rossi emarginato e ‘pentito’ di alcuni aspetti della sua carriera: “Ho unico, grande, rimpianto: «Mi spiace solo non poter camminare per strada, entrare nei negozi, entrare in un locale tranquillamente». «Tutti mi conoscono, ma io non conosco nessuno, perché ogni rapporto è comunque falsato».

‘Ogni tanto mi mescolo alla gente che non mi conosce’

«Ogni tanto parto e vado all’estero, dove non mi conosce nessuno. E li mi mescolo alla gente e sto bene. Io ho bisogno della gente, il palco da solo non basta, il rock forse ti salva la vita all’inizo ma non per sempre, perché quando si spengono le luci, il concerto finisce, il disco esce e la gente smette di acclamarti, tu torni a essere quello che sei».

Insomma, una riflessione davvero amara «Tende a forzarti la mano, a far crescere dentro te la sensazione che tu esista nel mondo in cui ti vede la gente. Ma è sbagliato, perché se credi a queste cose, allora devi accettarne anche le conseguenze: che tu esisti solo se c’è qualcuno che ti vede. E quando non ti vede nessuno? Ti ammazzi? Per fortuna questi ragionamenti, queste aberrazioni – vogliamo chiamarle cosi? – non influenzano la composizione. Quando scrivo, ho una sola certezza: quello che hai fatto prima non conta nulla, perché nel rock non esiste la riconoscenza. Non esistono meriti pregressi che ti facciano star comodo. Se tu smetti di fare grande musica, non è che la gente continua a seguirti solo perché una volta la facevi»

I commenti del web

Circa 30mila like e migliaia di commenti per il Blasco, da cui traspare molta comprensione e ammirazione: “Comprendo quello che dici, ma tutto questo non è il giusto prezzo per aver accompagnato le emozioni di diverse generazioni? Non saprai quanti ragazzi, hai salvato grazie ai tuoi versi, almeno per me, hai accompagnato i momenti belli, e soprattutto brutti, lo so che non ti cambia la vita di tutti i giorni, ma sei nei cuori di migliaia di persone. Persone che non sapevano esprimere quello che provavano a cui tu hai dato voce. Purtroppo so che il fardello che porti è molto grande, ma Dio lo da solo a chi lo può sopportare!