La soluzione di Sean Penn alla guerra

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sean penn alla guerra

Avremmo dovuto/potuto vederle in un film documentario, ma le riflessioni e possibili soluzioni dell’attore Sean Penn alla guerra in Ucraina sono quelle di chi è stato sì, sul campo, ma che è tornato dopo un primo tentativo di seguire il conflitto con telecamere ed un punto di vista interno in territori ucraini.

Il suo pensiero, da quando ha fatto ritorno, è ben preciso, e lo ha confidato alla rivista Hollywood Authentic: “Ho pensato di combattere contro la Russia. La mia intenzione è di tornare in Ucraina. Ma non sono un idiota, non sono sicuro di cosa posso offrire […] L’unico motivo per cui sarei rimasto di più in Ucraina – precisa – sarebbe stato con un fucile in mano. Probabilmente senza alcun equipaggiamento di difesa, perché da cittadino straniero sarei stato più propenso a lasciarlo a un civile che ne è sprovvisto, a qualcuno più abile di me, oppure a un giovane, che potrebbe combattere più a lungo».

sean penn alla guerra

La reazione infatti di Sean Penn alla guerra e a quello che ha visto in territorio di conflitto è stata quella di voler prendere posizione non solo come artista, e come pensiero, ma anche proprio come ‘cittadino del mondo’: «Se sei stato lì non puoi non aver pensato di combattere. Ma poi ti domandi: in che secolo siamo? Ero alla stazione di servizio di Brentwood l’altro giorno e ora sto pensando di andare a combattere contro la Russia? Che ca..o sta succedendo?». Di Zelensky l’impressione è stata molto intensa : «Mi ha colpito il fatto che ora stavo guardando un ragazzo che sapeva di dover raggiungere il livello più alto di coraggio e leadership umana. Penso che abbia scoperto di essere nato per farlo».

Ma il pensiero che più di tutti ci ha colpito del celebre è una sorta di appello che ha fatto su Twitter, una sorta di call per tutti i miliardari o chiunque abbia a disposizione molti soldi: « vale la pena pensarci», ha scritto, calcolando spese di armamenti e budget a favore dell’esercito e dei civili ucraini più un apparato di difesa con missili, per un investimento finale di circa 500 milioni. Siete d’accordo con la sua ipotesi?