Due esponenti della politica italiana si scagliano apertamente contro esempi diversi di “cattiva televisione”. Si tratta di Antonio Del Monaco e Caterina Biti. Il primo, deputato del Movimento Cinque Stelle, chiede la chiusura di Uomini e Donne perché “programma diseducativo”. Lo fa addirittura con una denuncia destinata alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e depositata alla stazione dei Carabinieri di Maddaloni.
Antonio Del Monaco: Uomini e Donne “TV spazzatura”
Del Monaco segnala la “violenza fisica e verbale”, il “grave rischio di devianza ed emulazione sociale” e la “totale indifferenza e irresponsabilità di chi promuove scelte simili” dietro Uomini e Donne. Oggi, secondo il parlamentare pentastellato, “resta poco o nulla” dell’intento originario del dating show, ovvero quello di “aiutare le persone comuni, sole, a instaurare nuovi rapporti di amicizia o, ancora meglio, a trovare la cosiddetta anima gemella” e di “concedere, soprattutto ai non più giovanissimi, una nuova occasione di felicità, una seconda chance”.
Uomini e Donne, prossimo alla svolta gender fluid, è soltanto – si legge nella denuncia – “un pullulare di umanità che rasenta il ridicolo, piena di sé, tra urla, commenti volgari, accuse infamanti e nemmeno un briciolo di etica! O di amor proprio”. L’esposto è stato presentato alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne perché – sostiene Del Monaco – “non è possibile accettare un programma che mostra simili comportamenti: donne derise, messe alla berlina e offese, tra mezze parole dette e qualche commento volgare”.
Il deputato definisce “vergognoso” lo spettacolo che si palesa davanti agli occhi dei telespettatori. “Qualcuno potrebbe trovare divertente questo starnazzare, questo offendersi gratuitamente, questo rendersi ridicoli, questo essere messi alla berlina da ‘opinionisti’ (il nuovo e ambito mestiere del popolino) del tutto discutibili: a che serve tutto questo? A niente di buono”, si legge nella denuncia.
Del Monaco bolla Uomini e Donne come “uno degli esempi più eclatanti di TV spazzatura, uno tra i programmi purtroppo più seguiti, soprattutto grazie all’orario pomeridiano di messa in onda con annesse repliche serali e mattutine”. Una trasmissione del genere va chiusa perché “può solo generare cattiva emulazione, incentivare la violenza verbale (e non solo) nei confronti delle donne o, allargando il target, a tutti gli anziani”.
Caterina Biti: Zecchino d’Oro, Topo Gigio e l’asinello Nunu
Non è da meno Caterina Biti. La senatrice del Pd commenta sui social la 64esima edizione dello Zecchino d’Oro ed è sorpresa dall’assenza di Topo Gigio. “L’ultima volta che ho visto lo Zecchino d’Oro c’era Topo Gigio. Ora c’è un orribile asino che parla, pure male”, scrive Biti su Twitter.
L’asino “orribile” si chiama Nunù, è il simpatico animale protagonista di una canzone presentata in concorso allo Zecchino quattro anni fa con uno scopo ben preciso: spiegare la dislessia ai bambini. L’autore Carmine Spera ha voluto raccontare un tema delicato e spesso causa di sofferenza attraverso la storia di un asinello che quando parla confonde, inverte e capovolge lettere e parole.
A chi le fa notare che l’asino Nunù “nasce da una splendida canzone sulla dislessia, molto ascoltata anche nelle scuole”, Biti risponde chiedendo scusa e ritirando tutto.