Pio e Amedeo tornano sul politically correct: “I comici non devono chiedere scusa”

Ospiti di Giletti 102.5, i comici pugliesi esaltano la radio e criticano i social: "Lì ci autocensuriamo"

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Un primo piano di Pio e Amedeo
Pio e Amedeo

L’ironia salverà il mondo è il motto di Pio e Amedeo, ribadito nel corso di un’intervista concessa al programma radiofonico condotto da Massimo Giletti su Rtl 102.5. Nei “trecento secondi” della trasmissione, il tema non poteva che essere il politically correct, diventato cavallo di battaglia del duo comico pugliese. Partendo dal blackface, eliminato dalla Rai soprattutto a Tale e Quale Show, e finendo sul senso del loro umorismo dissacrante.

Pio e Amedeo politically correct tra tv e social

“Noi non chiediamo scusa – puntualizzano Pio e Amedeo –. Noi siamo comici, facciamo satira e la satira deve essere cattiva, deve andare oltre. Un comico non deve chiedere scusa, anche perché noi non abbiamo detto niente… Siamo stati strumentalizzati e la cosa ci ha dato fastidio”.

La coppia punta il dito contro Facebook, Twitter e Instagram. I due si sentono “più liberi in televisione e in radio piuttosto che sui social”. “Il problema sono i social – spiegano –, dove ormai c’è questo nuovo fenomeno dello shit storm. E lì bisogna tenere botta. I social sono il palcoscenico di quelli che nella società non trovano spazio, quelli che non hanno voce in capitolo neanche al pranzo di Natale a casa loro. Sui social è molto più facile sfogare la propria frustrazione, però non deve diventare un campo franco”.

“Noi abbiamo suggerito uno strumento in più per contrastare l’ignoranza – aggiunge il duo –. Non abbiamo detto ‘liberi tutti’. Abbiamo detto che a volte bisogna studiare l’avversario e disinnescare dal punto di vista grammaticale il potere offensivo di alcune parole che vengono utilizzate, comprese le n-word (ovvero la parola “negro”, ndr). Certo che le parole sono importanti, ma noi siamo stati strumentalizzati perché forse faceva comodo a qualcuno”.

Un primo piano di Pio e Amedeo
Pio e Amedeo (foto: Facebook @pioeamedeofficial)

Pio e Amedeo, film Belli ciao in arrivo il 1° gennaio 2022

Il riferimento di Pio e Amedeo è al monologo di Felicissima sera sull’uso delle parole “proibite” e sul loro assalto alla dittatura del pensiero unico, confermato nella polemica contro Fedez. “In televisione – ironizzano – è facile fare taglia, copia e incolla. Il nostro pezzo era a favore dell’uguaglianza, e ci dispiace che alcuni ci abbiano speculato”.

Pio e Amedeo concludono l’intervista da Giletti annunciando la data d’uscita di Belli ciao, il loro secondo film dopo il disastroso Amici come noi di Enrico Lando. Stavolta regia e sceneggiatura sono di Gennaro Nunziante, l’ex regista di Checco Zalone (ha diretto Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado?) reduce da Il vegetale con Fabio Rovazzi. La commedia, una storia di provincia e metropoli che li vedrà per la prima volta uno contro l’altro, uscirà al cinema il primo gennaio 2022, nelle sale con Vision Distribution.

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