Maria De Filippi fa lezione di conduzione: “La regola dello stare a casa deve valere per tutti”

La conduttrice, in un'intervista a "Vanity Fair ", parla della Fase 2 della tv e legittima con le sue parole lo status di "Queen Mary"

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Maria De Filippi nello studio di Amici
Maria De Filippi (foto: Facebook @AmiciDiMariaDeFilippi)

Maria De Filippi è un dei volti più amati della tv. Il 12 gennaio del 2000 debuttava C’è posta per te. A 20 anni esatti di distanza, la conduttrice resta la regina del piccolo schermo di casa Mediaset, uno di quei nomi che non hanno bisogno di tante spiegazioni. I suoi programmi sono tra i pochi ad essere rimasti “accesi” in queste difficili settimane durante le quali l’epidemia di coronavirus ha stravolto i palinsesti. Da Amici a Uomini e Donne, la De Filippi è andata avanti e ora racconta ciò che vedremo in un’intervista ricca e coinvolgente concessa a Vanity Fair.

Maria De Filippi, Amici e UeD non si fermano

Il primo passo sarà Amici Speciali – Insieme per l’Italia, una versione all-star del suo celebre talent, che va in onda a maggio in quattro prime serate con un obiettivo speciale.

“L’idea – racconta la presentatrice – è aiutare la Protezione Civile: i ragazzi, i ballerini e i cantanti, si esibiscono per questo. Sono stati carini perché non hanno mai vissuto il problema della gara, che per molti altri diventa un problema”.

“In questo momento – spiega “Queen Mary” – dobbiamo riadattarci un po’ tutti. Lunedì 4 maggio riprende Uomini e Donne nella sua versione classica, anche se classica fino a un certo punto, visto che non ci sarà né il pubblico né tutte le persone che vivono a Milano e nelle zone più colpite dal coronavirus. Le puntate che sono state trasmesse finora erano una sorta di preludio di quello che vedremo”.

La De Filippi è sincera e diretta come suo solito: avrebbe potuto proseguire come se nulla fosse successo, e invece ha preferito fare diversamente. “La versione classica che andrà in onda la settimana prossima – rivela – l’avrei potuta fare, rispettando le leggi e i decreti, anche prima. Ho scelto io di non farla perché se la regola dello stare a casa doveva valere un po’ per tutti, allora valeva anche per me e per i protagonisti di Uomini e Donne”.

La televisione italiana sta entrando nella difficile Fase 2 e l’infaticabile conduttrice comprende che il momento complicato durerà ancora a lungo. “Ci vorrà del tempo prima di tornare a una situazione normale – ammette – ma è chiaro che, non essendo normale la tv, non lo è neanche il pubblico che in questo momento sta a casa”.

Il suo gruppo di lavoro ha già cominciato a ragionare su come cambierà Temptation Island. “Il contatto fisico – spiega – non è necessariamente fondamentale: quello che fa più arrabbiare i fidanzati e le fidanzate non è tanto il massaggio sulla schiena, ma la confidenza con le corteggiatrici e i corteggiatori, il raccontare le tue emozioni e la tua vita dopo un minuto. La gelosia nasce sempre da questo, anche perché, una volta superata la passione iniziale, non restano che i sentimenti. Stiamo cercando di lavorare su questo”.

Maria De Filippi nello studio di Amici
Maria De Filippi (foto: Facebook @AmiciDiMariaDeFilippi)

Maria De Filippi, figlio “indolente come suo padre”

Il racconto di Maria De Filippi affronta anche l’accoglienza alle sue trasmissioni, cambiata radicalmente nel corso degli anni. “Prima – spiega la conduttrice – c’era il pregiudizio che i miei programmi non avessero delle altre chiavi di lettura. Poi nascono le gif su Gemma, capiscono che i ragazzi che guardano i programmi, così come il pubblico televisivo, non sono lobotomizzati: non ci sono solo il tronista e la corteggiatrice che dettano legge o che offuscano la mente e tutto cambia”.

Inevitabile una riflessione sul figlio Gabriele, adottato nel 2004 con il marito Maurizio Costanzo. “Lavora a Witty – confessa la presentatrice – dove sono tutti ragazzi giovani: sicuramente lo guardano in modo diverso, ma Gabriele riconosce l’adulazione dalla verità, è una cosa che gli ho insegnato fin da piccolo, visto che io la detesto. Alcune cose le ha prese da me. L’indolenza, invece, l’ha presa dal padre”.

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