Controcorrente e politicamente scorretto come suo solito, Luca Barbareschi è ferocemente contestato dai sindacati Rai per l’atteggiamento tenuto nel corso della conferenza stampa di lancio della fiction La lunga notte – La caduta del Duce. L’attore è produttore con Eliseo Entertainment della serie di Rai1 con protagonista Alessio Boni che ricostruisce la caduta di Mussolini, in onda in prima serata lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 gennaio.
Luca Barbareschi Rai: cosa sta succedendo
Durante la conferenza stampa della fiction Barbareschi avrebbe tenuto un “atteggiamento arrogante e maleducato”: è quanto denunciano il CdR e i sindacati dei giornalisti Rai. Il produttore, infatti, ha redarguito la giornalista dell’Ufficio stampa Rai che ha moderato la conferenza perché, a detta sua, “vuol fare la giornalista” ma deve limitarsi a introdurre perché “le domande le fanno gli altri”. “Sono molto tranchant, non ho voglia di perdere tempo”, ha chiosato Barbareschi.
“Il ruolo e i compiti dell’Ufficio stampa della Rai – commentano i sindacati – non li stabilisce Luca Barbareschi. Le conferenze stampa della Rai le conducono le giornaliste e i giornalisti dell’Ufficio stampa Rai, come previsto tra l’altro da anni da numerosi documenti”. “Le frasi di Barbareschi – prosegue la nota – mortificano, offendono e non riconoscono la qualità giornalistica del lavoro svolto da tutti i giornalisti che compongono l’Ufficio stampa Rai”. La conferenza stampa di La lunga notte sul sito ufficiale dell’Ufficio stampa Rai.
Luca Barbareschi contestato dall’Ufficio stampa Rai
“Il CdR dell’Ufficio stampa e l’Usigrai sono al fianco della collega che oggi ha subito un atteggiamento irrispettoso da parte di un ospite dell’Azienda – conclude il comunicato – che, oltre a produrre la fiction presentata oggi, ha un contratto per condurre un programma in Rai. Ci rammarica non aver visto, né durante la conferenza né successivamente, una presa di distanza e una del difesa lavoro di colleghe e colleghi da parte dei rappresentanti aziendali che pure erano presenti. In assenza di una risposta concreta, il CdR e la redazione sono pronti a ulteriori iniziative a tutela della propria dignità di giornalisti”.
“È un storia necessaria da raccontare per quello che è accaduto nel nostro Paese – ha dichiarato Barbareschi in conferenza a proposito della fiction – anche per fare i conti con il passato, nel bene o nel male. Altrimenti non si cresce. Occorre alfabetizzare per avere nuove generazioni consapevoli che possano poi fare le loro libere scelte. Purtroppo viviamo in un tempo di stupidità assoluta, dove il trionfo del cretino ha una grande forza”.