Il cattivo poeta è l’esordio del regista Gianluca Jodice e, nelle sue parole, “un film sull’inverno della vita di un poeta e di una nazione intera, costruito come un thriller di spie ma basato rigorosamente su fatti storici accertati”. Il poeta è uno dei personaggi più eclettici, controversi e discussi della storia del Novecento italiano: Gabriele D’Annunzio. Ad interpretarlo, con tanto di testa rasata, giacca bianca e arditi neologismi, è Sergio Castellitto. L’attore ha scoperto “un poeta, amante, soldato. Uno straordinario innovatore, se pensiamo soltanto all’incredibile impresa di Fiume, alle sfide politiche e sociali che quella esperienza lanciò”.
Il cattivo poeta: Castellitto diventa D’Annunzio
Prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris, il biopic è ambientato nel 1936 e racconta gli ultimi anni di vita del Vate, quelli trascorsi in isolamento nella cittadella monumentale del Garda che aveva battezzato il Vittoriale degli Italiani.
Nonostante l’allontanamento volontario dalla vita politica del Paese, D’Annunzio è ancora molto temuto da Mussolini per l’influenza che è capace di esercitare. Il Duce sospetta che il poeta possa danneggiare la sua imminente alleanza con la Germania di Hitler. Per questo motivo manda al Vittoriale il federale Giovanni Comini (interpretato da Francesco Patanè), il più giovane che l’Italia possa vantare.
Comini, che ha avuto come mentore Achille Starace, il segretario del Partito Fascista e numero due del regime, deve sorvegliare D’Annunzio e metterlo nella condizione di non nuocere. Ben presto, però, comincia a subirne il fascino e la sua fedeltà al Partito inizia a scricchiolare.
In sala dal 5 novembre 2020 con 01 Distribution, Il cattivo poeta è stato girato quasi tutto dentro il Vittoriale con 200 comparse. Le riprese successive sono avvenute tra Brescia, Nespi e Roma.
Nel cast spiccano i nomi di Tommaso Ragno, Clotilde Courau, Fausto Russo Alesi, Massimiliano Rossi, Elena Bucci, Lidiya Liberman, Janina Rudenska e Lino Musella. Ma sono la ricostruzione d’epoca e la performance mimetica di Castellitto ad impressionare sin dalle prime immagini del trailer, che potete vedere al termine di questo articolo.
Castellitto spiega che Il cattivo poeta è una celebrazione del passato e una potente riflessione sul nostro presente. “Qualsiasi sfida o conflitto politico in questo paese – ammette l’attore a Repubblica – viene ricondotto quasi in automatismo alla contrapposizione tra fascismo e antifascismo. Credo che le cose siano davvero più complesse. Il film racconta degli ultimi anni di D’Annunzio, nella sua ragionata e poco conosciuta dissidenza al regime. Ma in democrazia la censura trova altri modi per agire e la dissidenza è privata della sua epica sotto la coltre del conformismo. La dissidenza oggi non si compie attraverso l’antifascismo, come d’altronde aveva già profetizzato Pasolini molti anni fa”.
Il cattivo poeta: trailer e uscita del film annunciati
“D’Annunzio fascista non lo è mai stato – aggiunge Jodice –. Come avrebbe potuto d’altronde il suo slancio libertario e anticonformista affiancare lo spirito piccolo borghese, violento e clericale del fascismo? Questo il Duce lo sa bene, come sa che l’altro ha un seguito ancora enorme, è intoccabile per il suo essere poeta internazionale, intellettuale europeo ed eroe di guerra. Qualunque parola di D’Annunzio, pronunciata o scritta, può ancora far tremare il regime”.
Il cattivo poeta si inserisce a pieno nel ricco filone dei film biografici italiani, da Hammamet a Volevo nascondermi, dedicati a personaggi storici impressi nella memoria collettiva. Con il coraggio di mostrarne anche i lati oscuri e problematici.
[…] con il backstage in esclusiva, si continua poi con i self tape di auguri del cast, dal protagonista Sergio Castellitto che interpreta Luca Cupiello (24 dicembre), ad Adriano Pantaleo che veste i panni del figlio […]