Sabato 9 luglio il Palermo Pride 2022 ha occupato le strade della città siciliana, partendo dal Foro Italico e arrivando a Villa Filippina con un corteo vitale e colorato. Come “madrino” della manifestazione LGBTQIA+ è stato scelto Giuseppe Fiorello, attore che ha sempre messo il successo al servizio dell’impegno civile. Il suo primo film da regista, Stranizza d’amuri, arriverà prossimamente nelle sale ed è liberamente ispirato alla storia di Giorgio e Toni, i due ragazzi gay uccisi a Giarre il 31 ottobre 1980 con un colpo di pistola alla testa perché “ziti”, ovvero fidanzati.
Giuseppe Fiorello, film su Giorgio e Toni e poi il Pride
“Sono onorato di partecipare al Pride di Palermo, nella mia Sicilia – ha spiegato Fiorello –. Partecipare è un’attività importante per sostenere i diritti umani e in quest’epoca in cui la distanza fisica si sta delineando per confini virtuali, ho accolto immediatamente l’invito anche per ritrovare direttamente e fisicamente le persone. In questo caso, partecipo anche per conoscere, capire e vivere un’esperienza di lotta per i diritti in prima persona con la speranza che questi diritti al più presto possano essere riconosciuti per salvaguardare la vita di tutte le persone che devono essere libere di essere”.
Pochi giorni prima del Pride palermitano, l’attore, visto di recente nel film L’afide e la formica, era apparso allo speciale Una voce per Padre Pio, l’evento di Rai 1 andato in onda in diretta da Pietrelcina e condotto da Mara Venier. Questa doppia partecipazione ad una trasmissione di stampo cattolico e alla parata arcobaleno a cui hanno preso parte 100.000 persone, non è stata digerita da tanta gente. L’ha rivelato Fiorello stesso a La Stampa. “Mi sono sentito dire: ‘Ma come qualche sera fa eri su Rai 1 a celebrare Padre Pio e poi vai al Pride di Palermo?’ – rivela l’attore –. Altri mi hanno detto: ‘Ci hai deluso’. Sono molto fiero e orgoglioso di avere deluso qualcuno. Bisogna partecipare fisicamente ai movimenti per i diritti, bisogna esserci fisicamente, per questo sono qui”.
Beppe Fiorello, Palermo Pride 2022 tra hater e like
In realtà, leggendo i commenti ai post del Palermo Pride sui social, la maggior parte degli utenti approva l’attivismo di Fiorello: “Un grandissimo uomo e un grande artista. I miei complimenti: se qualcuno è rimasto deluso peggio per lui”, “Orgogliosa di avere un grande artista che valorizza la cultura italiana e siciliana nel mondo con la sua bravura. Che tu possa essere la voce di chi non ne ha. Tutti hanno il diritto di essere se stessi, di poter amare ed essere amati”, “Ha sempre fatto film dalla parte degli oppressi e degli emarginati. Trovo che sia una persona straordinaria”.
“Ho ricevuto un invito gentile, accorato e così appassionato che non ho esitato un attimo a essere qui – conclude l’attore nell’intervista –. Ho accettato perché avevo la voglia di esserci, non si può sempre parlare per sentito dire. Volevo partecipare a un movimento importante che sta lottando da tanto tempo per diritti fondamentali, spesso negati”.