Giovanni Ciacci sieropositivo al GF Vip 7

3
888
Come sta Giovanni Ciacci dopo il GF Vip

L’annuncio di Giovanni Ciacci sieropositivo al Grande Fratello Vip 7 costituisce una prima volta per il reality: a parlarne, oltre alla star di Ballando con Le Stelle, è stato il presentatore Alfonso Signorini, che ha rivelato alcuni retroscena non solo dietro la decisione, ma anche dietro la confessione aperta del futuro concorrente sulle sue condizioni di salute.

giovanni ciacci sieropositivo

Il commento di Signorini su Giovanni Ciacci sieropositivo al GF Vip

Intervistato da Libero, il direttore di Chi ha dichiarato: “Ciacci io lo volevo già l’anno scorso. Ma era risultato positivo all’Hiv, e per il vecchio regolamento di tutti i reality, se sei sieropositivo non puoi partecipare. Onore a Ciacci, al suo coming out. Quel divieto in tv era comprensibile negli anni 80 quando di Aids si moriva sempre. Ma, da dieci anni, con le cure antiretrovirali il malato sopravvive, vive come una persona normale. Sicché ne ho fatto una battaglia di principio”.

Riguardo al cosa significa, per il longevo programma Mediaset, accogliere Giovanni Ciaccio sieropositivo all’interno della casa di Cinecittà, Signorini spiega: “Mi rendo conto che possa stonare. È difficile, in un programma di trenini, gossip e risate ma credo sia doveroso sfruttare un pubblico televisivo così ampio – il 20,90% di media su 50 puntate è tanta roba – e non trattare l’argomento da ghettizzati in terza serata. Mi danno i mezzi per l’impegno civile, e li sfrutto.”, ha concluso.

Su Chi invece lo stylist ha commentato il suo ingresso nel GF Vip 7 così: “Occorre dire che l’HIV riguarda tutti, al di là degli orientamenti se*suali di ciascuno. Oggi non dobbiamo curare l’Aids, dobbiamo curare l’ignoranza delle persone, dobbiamo abbattere i pregiudizi che ancora vengono alzati contro chi è malato”, e a questo proposito svela – senza fare nomi – che qualcuno contrario alla sua entrata nella casa c’era: “Mi hanno riferito che una mia famosa collega è andata da un direttore di rete a dirgli di non farmi lavorare perché ero malato. All’inizio mi sono sentito tradito, umiliato, inca**ato, poi mi sono detto: ‘Sai che c’è? Ti dimostrerò che posso lavorare a faccia scoperta e coglierò l’occasione di poter raggiungere tante persone che mi seguono in tv per raccontare cosa significhi essere sieropositivi oggi”.

3 COMMENTS