Incredibile ma vero: Gianmarco Tognazzi è stato riempito di insulti e ha ricevuto persino minacce per la performance nei panni di Luciano Spalletti nella serie tv Speravo de morì prima. L’attore racconta quanto gli è capitato nel corso di un’intervista concessa al settimanale DipiùTV. “Sono stato riempito di insulti e minacce da gente che non ha capito la differenza tra un attore e il personaggio che interpreta. Ma è mai possibile?”, si domanda perplesso Gimbo.
Gianmarco Tognazzi: insulti e minacce per il suo Spalletti
Nei sei episodi della serie Sky, Tognazzi è “er pelato”, l’allenatore “antagonista” che “costringe” il capitano Francesco Totti (a interpretarlo è Pietro Castellitto, il figlio di Sergio), ormai a fine carriera, ad appendere gli scarpini al chiodo. I metodi adottati dal mister di Certaldo per convincere il numero 10 giallorosso a smettere sono stati piuttosto brutali, almeno secondo gli sceneggiatori Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu.
Nonostante molti tifosi abbiano sottolineato l’eccessivo accanimento mediatico riservato a Spalletti, già massacrato nel documentario Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, altri continuano ad individuare in lui l’artefice dell’addio al calcio del Pupone. Senza saper distinguere tra realtà, falsi storici e finzione. “Mi hanno detto che ho costretto Totti a ritirarsi e che me la faranno pagare. Ma non lo capiscono che io non sono il vero Luciano Spalletti?”, si lamenta Tognazzi.
Per giunta, questi haters dimenticano che per anni Spalletti ha aiutato la Roma a stare ai vertici del calcio italiano. Gli insulti sono arrivati soprattutto via social. “In parte me lo aspettavo, perché è già capitato ad altri attori prima di me di essere scambiati per il personaggio interpretato nella finzione”, ammette Tognazzi.
Gianmarco Tognazzi: “Non capiscono che non sono il vero Spalletti”
La riflessione di Gianmarco Tognazzi, molto attivo su Instagram e nell’interazione con i fan, si allarga proprio all’uso che oggi si fa di questi strumenti. “Il proliferare dei social, che pure hanno tanti aspetti positivi, ha abbattuto ogni forma di rispetto nei confronti degli altri. Non c’è più neanche quella minima educazione che si dovrebbe avere quando ci si rivolge a uno sconosciuto, ma si passa direttamente all’insulto”, spiega il terzo figlio (dopo Ricky e Thomas, prima di Maria Sole) di Ugo.
Tifoso milanista e appassionato di vini (che produce alla Tognazza Amata, la sua tenuta vicino a Velletri), Tognazzi si è trovato dinanzi a numerose offese personali, la maggior parte delle quali senza senso. “Avverto anche tanta confusione, le persone sono distratte e superficiali, non si fermano neanche a riflettere sul fatto che io nella vita possa essere una persona completamente diversa da quella dei personaggi dei miei film”, conclude con amarezza l’attore.
La replica social di Gimbo agli odiatori non si è fatta attendere.
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