Gabriele Muccino si dissocia dagli attestati di solidarietà espressi dal mondo della politica e dello spettacolo nei confronti di Matteo Salvini. Il leader della Lega è stato aggredito da una donna congolese, Auriane Fatuma Bindela, durante un comizio a Pontassieve per la campagna elettorale delle Regionali in Toscana. La 30enne africana ha strappato la camicia e la catenina col rosario al collo dell’ex ministro dell’Interno, gridandogli in faccia “Io ti maledico!”.
Gabriele Muccino: Salvini incita odio, no solidarietà
Salvini, già al centro delle polemiche per le recenti dichiarazioni di Sabrina Ferilli, ha ricevuto diversi messaggi di vicinanza da colleghi dell’arco parlamentare per l’aggressione subita. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, scrive su Twitter che “l’odio e la violenza non devono contaminare la politica, per i democratici è una responsabilità e un valore assoluto”.
Proprio a questo tweet ha risposto Muccino con un messaggio che ha destato sorpresa e scalpore. Il commento dell’ex enfant prodige del cinema italiano è schietto ed esplicito: “Solidarietà?!!!! A chi incita odio e violenza verso i più deboli?! No, grazie. Nessuna solidarietà. Non esageriamo adesso. Non siamo tutti buoni e uguali. Ci sono delle differenze di comportamento che hanno delle conseguenze. Anche comprensibili”.
Numerosi utenti hanno subito replicato. Sono in tanti a ricordare che Elena Majoni, l’ex moglie di Gabriele, ha denunciato il regista per le violenze che ha subito durante gli anni del matrimonio: “Gabriele, Gabriele, che picchiavi donne… tante volte è meglio restare zitto che parlante e far vedere tutti come sei scemo”, “Oggi mi tocca vedere anche questa: Muccino che disquisisce sulla violenza. Siamo al mondo capovolto”, “Hai perso un un’occasione per tacere”.
Spunta persino il commento del deputato ed economista leghista Claudio Borghi: “Non mi ricordo nessun incitamento alla violenza verso i più deboli da parte di Salvini. Di lei invece si ricordano alcuni comportamenti non esattamente edificanti”.
Gabriele Muccino, moglie tirata in ballo sui social: è polemica
Non contento, Gabriele Muccino ha ribadito la sua posizione anche in un altro tweet, stavolta sull’account di Andrea Scanzi. Il giornalista esprime “solidarietà a Matteo Salvini per la vile aggressione subita, senza se e senza ma”.
Ma il regista non è d’accordo: “Se quella è un’aggressione, la condotta di continua aggressione di Salvini come la definiamo?! Nessuna solidarietà da parte mia. Ogni comportamento ha una conseguenza. Quello che ho visto è per me uno sfogo doloroso ed esasperato di una donna la cui storia non conosciamo”.
Pure qui, i commenti si sprecano: “Le aggressioni sono altre e il buon Muccino lo sa bene”, “Della serie: la doppia morale della sinistra”, “Odiare per essere odiati è la misura della mediocrità di certe persone. Non conosci la storia di questa persona eppure la giustifichi. Complimenti, genio”.
La storia di Auriane Fatuma Bindela, in realtà, è nota perché riportata da diversi quotidiani. La donna lavora nel servizio civile del comune di Pontassieve, nel progetto “La scuola, l’ambiente e la comunicazione istituzionale”. Il Corriere della Sera parla della giovane come di una ragazza “ben inserita, laureata e incensurata, che partecipa spesso alle iniziative del comitato Bianco e Nero che si occupa di progetti di solidarietà verso l’Africa”.
Gabriele Muccino: Facebook per precisare le sue accuse
Muccino, preso di mira sui social, ha pubblicato su Facebook due post di precisazione. Nel primo, puntualizza che l’accusa dell’ex moglie risale al 2003 e “fu tirata fuori nel 2006 in una fase di un divorzio spiacevolissimo e archiviata dal PM D’Elia”.
Il secondo post è uno screenshot da un articolo relativo al caso della nave Diciotti, quando Salvini, all’epoca ministro, rifiutò di far sbarcare i migranti che si erano ribellati al ritorno in Libia. “Avete ragione voi. Non c’è mai stato incitamento all’odio”, scrive sarcastico il regista.