Sono sette i nuovi film al cinema dall’8 giugno e a questi si aggiunge un autentico cult movie: Animal House. La scatenata commedia di John Landis, uno dei film più divertenti della storia del cinema e inserito dall’American Film Institute tra le 100 migliori commedie di tutti i tempi, torna in sala in versione originale sottotitolata distribuita da Academy Two.
I film al cinema dall’8 giugno
Per il resto, Transformers – Il risveglio è l’unico titolo della settimana che può impensierire La sirenetta e Spider-Man: Across the Spider-Verse nella sfida degli incassi. Il live action Disney e l’animazione Marvel sono fissi in testa al botteghino con, rispettivamente, 9,2 e 3,1 milioni di euro. Sarà curioso vedere la reazione del pubblico a Denti da squalo, esordio di Davide Gentile su cui Lucky Red ha puntato parecchio con una massiccia campagna promozionale.
Transformers – Il risveglio
Settimo capitolo del franchise, il sequel standalone di Bumblebee (e prequel del primo Transformers) è ambientato nella storyline di Beast Wars, dove i Maximals, i Predacons e i Terrorcons sono in lotta tra loro. Il conflitto arriva nella Brooklyn del 1994 e coinvolge gli umani Noah Diaz (Anthony Ramos), un ex militare esperto di elettronica, e l’archeologa Elena Wallace (Dominique Fishback). Il blockbuster di Steven Caple Jr. è un giocattolone fragile narrativamente ma spettacolare sul piano visivo: solo per appassionati della saga.
Denti da squalo
Walter (Tiziano Menichelli) ha 13 anni e vive con la madre Rita (Virginia Raffaele). Il padre Antonio (Claudio Santamaria), uomo dal passato turbolento, è morto da poco per un incidente sul cantiere dove lavorava. Un giorno, gironzolando sul litorale romano, Walter scopre una villa con un’enorme piscina dentro cui nuota uno squalo. La casa è custodita da Carlo (Stefano Rosci), che come il predatore è proprietà del boss locale, Er Corsaro (Edoardo Pesce). Quell’incontro sarà l’inizio di un viaggio indimenticabile. Davide Gentile, al suo esordio prodotto da Gabriele Mainetti, realizza un sorprendente e commovente racconto di formazione, privo di retorica e lontano dai luoghi comuni. Da sostenere.
C’è di nuovo la valigia sul letto
Arriva al cinema il sequel di La valigia sul letto, la commedia diretta da Eduardo Tartaglia e interpretata dal regista con Biagio Izzo, Veronica Mazza e Maurizio Casagrande. Confermato in blocco il cast, questo secondo capitolo è ambientato in Cilento e vede Achille, Brigida e Antimo alle prese con l’ennesima missione impossibile: salvare i soldi del PNNR (e quindi l’Italia) da ambigui servizi segreti e pericolosi criminali. Un tipico esempio di commedia regionalistica: impianto teatral-televisivo, bravi interpreti, risultati modesti.
Blu e Flippy – Amici per le pinne
Al pubblico di bambini e famiglie è destinata questa innocua animazione ambientalista, co-produzione tra Russia, Germania, Turchia e Iran diretta da Mohammad Kheyrandish. Al centro della storia c’è l’amicizia tra il delfino Flippy e il piccolo Blu, un bambino che il mammifero marino ha salvato dall’annegamento. Da allora, i due sono inseparabili e crescono insieme, almeno fino a quando la loro vita tranquilla non viene minacciata da Octopus, un polipo malvagio.
Prigione 77
Nella Spagna del 1976, a pochi mesi dalla morte di Franco nel pieno della Transición democratica, Manuel (Miguel Herrán) è accusato di truffa e rinchiuso nel Cárcel Modelo di Barcelona. La vita per i detenuti è durissima: i metodi sono ancora quelli del franchismo, i carcerati non hanno alcun diritto. Manuel entra in contatto con gli attivisti del COPEL e insieme al compagno di cella José Pino (Javier Gutiérrez), pianifica un’incredibile fuga. Da Alberto Rodríguez, il regista dell’acclamato La isla mínima, un prison movie mozzafiato basato su una storia vera di cui pochissimi erano a conoscenza: da vedere.
Mindcage – Mente criminale
I detective Jake Doyle (Martin Lawrence) e Mary Kelly (Melissa Roxburgh) sono chiamati ad indagare su una serie di omicidi che sembrano imitare quelli dell’Artista (John Malkovich), un serial killer tristemente famoso per il suo modus operandi. Per entrare nella mente dell’assassino, i due agenti sono costretti a chiedere aiuto allo stesso killer che ora si trova in carcere. La soluzione dell’enigma non sarà semplice: il copycat ha pronto un perverso gioco per i suoi predatori. Diretto da Mauro Borrelli, un thriller ai limiti del ridicolo, con assurdi colpi di scena e attori al minimo sindacale.
Olga
Nell’Ucraina del 2013, nel pieno delle proteste contro Yanukovich e a pochi mesi dal golpe di Euromaidan, la giovane ginnasta Olga (Anastasia Budiashkina) è costretta a lasciare Kiev perché la madre, reporter dissidente, è minacciata dal governo. Arrivata in Svizzera, luogo d’origine di suo padre, Olga continua ad allenarsi in vista dei Campionati europei di ginnastica artistica, ma la rivoluzione arancione irrompe nelle piazze, e anche nella sua vita. Quello dello svizzero Elie Grappe non è soltanto un avvincente dramma sportivo e un toccante racconto di formazione basato su una storia vera, ma soprattutto un film utile per capire come funziona la macchina della propaganda e che la guerra in Ucraina non è cominciata con l’invasione russa.