Beppe Fiorello lascia la Rai dopo 21 anni di onorata militanza nella fiction d’impegno civile. Dopo le polemiche sul ritorno del fratello Rosario alla Rai e la scottante delusione legata a Tutto il mondo è paese (la serie sull’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, bloccata da Viale Mazzini), l’attore farà il suo esordio su Canale 5 nella prossima stagione. Cambia la rete, ma non lo stile: Fiorello sarà sempre in prima linea con storie di persone coraggiose e indomite.
Beppe Fiorello, Gli orologi del diavolo su Canale 5
La fiction di Fiorello ad andare su Mediaset sarà Gli orologi del diavolo, un progetto ambizioso e molto particolare. Si tratta dell’adattamento dell’omonimo libro-inchiesta di Federico Ruffo (edito da Rizzoli), in cui il giornalista ha ricostruito la storia vera di Gianni Franciosi.
Franciosi, ex meccanico navale di Bocca di Magra, paesino in provincia della Spezia, è stato coinvolto in un’incredibile vicenda di traffico internazionale di droga: da persona normale si è trasformato in un agente infiltrato, usato come esca tra i narcos sudamericani.
Fratello acquisito del boss spagnolo Aurelio, Franciosi ha trasportato enormi quantità di cocaina sotto copertura, fino a quando non è finito in carcere vicino a Marsiglia. È rimasto in cella quasi un anno perché bruciare la copertura voleva dire condannarsi a morte.
Quando finalmente la polizia ha concluso il più grande sequestro di droga mai avvenuto in Europa, Gianni si è ripreso la sua vita. Ma la sete di vendetta del boss Aurelio l’ha portato a dover assumere una nuova identità sotto falso nome in una località protetta. Soltanto oggi Franciosi è uscito dal programma di protezione testimoni insieme con la moglie e i sei figli e vuole ritornare a vivere.
Gli orologi del diavolo, serie tv va passa a Mediaset
Gli orologi del diavolo sarà diretta da Alessandro Angelini, il regista di Alza la testa, L’aria salata e I fantasmi di Portopalo. La produzione è della Picomedia di Roberto Sessa.
La serie, la prima “lunga” della carriera di Beppe, sembrava destinata alla Rai. Invece, riferisce Il Fatto, Mediaset si è fatta sotto e i nuovi vertici di Viale Mazzini, evidentemente ostili alle posizioni politiche di Fiorello, hanno lasciato fare.
La co-produzione vede impegnate Italia e Spagna, e sarà – ha garantito l’attore – “di grande impatto emotivo e adrenalinico”.